Almodovar presenta “Gli amanti passeggeri” a Note di Cinema

«Ho nostalgia dell’esplosione di libertà e democrazia della Spagna Anni ’80, quando Madrid era nuova e piena di vitalità e tutti erano liberi e pronti a voltare pagina», ha dichiarato il regista


«La Spagna – racconta Pedro Almodóvar – è cambiata tantissimo e in peggio. In questo momento, il mio Paese vive la sua fase peggiore dall’inizio della democrazia: il distacco tra le classi sociali è profondo.»

Il regista doppio premio Oscar non lesina severi giudizi sulla sua Spagna, nel corso della presentazione del film “Gli amanti passeggeri” a “Note di Cinema”, il settimanale a cura di Anna Praderio in onda oggi su Iris, lunedì 25 marzo, alle ore 17.30.

“Gli amanti passeggeri” è ambientato su un aereo diretto in Messico. Durante un atterraggio d’emergenza il comandante evita il panico addormentando l’intera classe turistica con dei sonniferi e facendo ubriacare i passeggeri della business class.

«Un aereo senza meta, che non riesce ad atterrare – prosegue Almodóvar – è una metafora della società spagnola di oggi. Con la crisi economica, il nostro Paese vive una situazione di rischio, cerca una pista sicura di atterraggio ma, in generale, la rotta è incerta. Stiamo girando su noi stessi, come i passeggeri del mio film. È un momento molto difficile.»

Il film è frutto della grande voglia di leggerezza che si percepisce tra gli spettatori, in un periodo particolarmente problematico: «Negli ultimi tempi la gente mi fermava e mi chiedeva: “Pedro perché non torni a fare una commedia?”… e così ho deciso di esaudire il desiderio del mio pubblico», conclude il regista di Calzada de Calatrava. «Ne “Gli amanti passeggeri” si ride molto, anche se dietro le risate c’è anche il riflesso amaro della realtà, come nella tradizione delle vere commedie.»

Red

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