GRANDE FRATELLO – Perchè la disfatta di Maicol Berti?

All’inizio Maicol Berti piaceva un po’ a tutti. Portava colore, era estroso, simpatico e dalla battuta sempre pronta… e la storia d’amore non corrisposta con Giorgio Ronchini non ci spiaceva nemmeno.

E allora, perché la disfatta dell’unico omosessuale della casa?

I MODI DI MAICOL. Beh, precisiamo che il personaggio di Maicol Berti non piaceva a tutti fin dall’inizio. E davanti a chi urlava fosse il nostro rappresentante all’interno della casa i più hanno storto il naso. Non siamo così sguaiati e non tutti siamo così femminili nei modi. Ma Maicol e i suoi strilli e i vari scheccamenti potevano anche andarci bene se avesse trattenuto un po’ di quell’irascibile acidità da yogurt che si ritrovava (tipica di chi non ha mai fatto seso, secondo taluni). Motivo che poi lo ha spinto sempre più in basso nell’indice di gradimento di queste ultime 4 settimane. Qualcuno lo ha definito una “macchietta”, noi siamo meno d’accordo su questa definizione. Senza dubbio sembrava uscito dal film Il vizietto e l’Italia di gay così ne è piena veramente, inutile dire il contrario. Ma avesse mantenuto una certa leggerezza, un certo umorismo, accanto a una buonissima sensibilità che non significa necessariamente grandi scenate, forse, chissà, avrebbe anche potuto battere Mauro Marin al televoto.

I LOVE YOU GIORGIO. E poi c’è la storia con Giorgio Ronchini… Se anche questo rapporto si fosse mantenuto ben salda su una base ironica, composta da battutine a doppio senso dette al momento giusto, qualche ammiccamento o siparietto sensuale, la cosa sarebbe stata anche molto divertente. Invece no, il ragazzo ferrarese appassionato di Beautiful sembrava proprio un personaggio uscito da quella soap, magari un Brooke ossessionata fino alla punta dei suoi biondi capelli dall’idea di avere un uomo, capace di grandi sceneggiate, anche pubbliche e di una fissazione mentale si qualcuno che neanche in Misery di Stephen King! Insomma, a lungo andare quei litigi hanno stufato un po’ tutti.

Isterico, stravagante, accentuato nei suoi modi femminili, a tratti fastidioso e pesante, buffo, ma anche maleducato.

Insomma, a noi proprio non ci piace?

Foto: Google

Marzio Maladenti

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