Christmas’s Ávido – Capitolo IX: Esteban Ávido fa 3 telefonate

Gridando come Sgarbi quando incontra Cecchi Paone, madido di sudore come Bonolis e tremante come le foglie al vento della canzone di Malika, Ávido si svegliò di soprassalto nel suo letto.

Non appena lo stupore ebbe lasciato posto alla consapevolezza di essere sano e salvo, a casa sua, un sorriso gli illuminò il voltò. Scese immediatamente dal letto, andando alla ricerca del suo cellulare, quando lo trovò digitò velocemente il 1240 che lo mise in contatto con uno scimpanzé, ma anche con un ristorante che faceva servizio catering e ordinò un menù “pranzo di Natale” ricco dei migliori pasti da portare a Borgo San Siro e, più precisamente, a casa del suo assistente Roberto. Non contento, svegliò il proprietario della banca dove aveva i suoi conti e lo costrinse con un sottile ricatto a trasferire subito un’ingente somma di denaro nel conto del suo assistente. La terza telefonata fu invece per l’associazione Social World in Progress, parlò proprio con una delle due e si mise d’accordo per una cifra abbastanza sostanziosa da donare all’associazione.

«Ma non è uno scherzo telefonico, voi siete il signor Esteban Ávido?» chiese la donna dubbiosa.
«In persona, ma poi mi potete chiamare Esteban… anzi no. Stefano… chiamatemi Stefano… o Ste’… o Stefy…»
«La mia fidanzata si chiama Stefy!» disse la donna ridendo.
«Limitatevi a Stefano, allora» rispose Ávido quasi già pentendosi dell’offerta. «Beh… allora Buon Natale».

Lo zio Nico
Antonio P.

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